Cos’è il gusto?

Il gusto.
Secondo il dizionario italiano, il gusto è:
1 sm
senso che permette di percepire e distinguere i sapori
2 sm
proprietà delle diverse sostanze di dare sensazioni gustative
3 sm
godimento procurato da cibi e bevande, o di qualsiasi altra natura
4 sm
preferenza, inclinazione
5 sm
facoltà di giudicare istintivamente i valori estetici nelle opere d’arte e simili
6 sm
maniera, stile
Ma lo spiega ancora meglio Wikipedia! Tutto questo può riferirsi alla cucina? E il gusto si può “educare”? Si possono cambiare i nostri parametri personali?
Sì, sì e ancora sì.
Fermo restando che quello che è il gusto personale è sacrosanto (io per esempio non amo molto le cose acide), il resto si può affinare. Come?
Bhe, basta sforzarsi un po! 🙂 Se siamo abituati a ingurgitare quello che ci capita, se ci accontentiamo e ci piace un fast food veloce o una serie infinita di piatti pronti, pre-incartati, pre-cotti, pre-digeriti ecc.ecc., se per noi il momento di cucinare a casa è un peso invece che un piacere, non illudiamoci di poter sviluppare un gusto eccelso.
Intanto anche i nostri gusti personali nel corso degli anni cambiano: io mi ricordo che ODIAVO letteralmente la mostarda di frutta, adesso è uno dei piatti preferiti!!! non so come sia successo, ma è successo :-)!
Credo che il fulcro sia tutto nell’apertura mentale: dobbiamo avere innanzitutto VOGLIA di sperimentare, non fermiamoci subito a dire “pollo con l’ananas? oddio che schifo!!!”, ma prendiamoci il tempo di assaggiarlo: potremmo scoprire per esempio che la dolcezza della carne di pollo si sposa benissimo con l’acidino dell’ananas, che lo zucchero dell’ananas sciogliendosi in cottura dona alla carne un aspetto traslucido, oppure che la morbidezza della carne col croccante dell’ananas dona al palato un’emozione in più.
Troppo poetico? E perché no? mettiamoci sentimento in quello che facciamo, non è mica un peccato mortale!!!!
Cris