“Ego tibi de aliis loquor, tu respondes de coeptis”di Erasmus, da Adaigiorum Chiliades Quatuor 3,4,35 D 736. (Io chiedo d’aglio e tu rispondi cipolla, che gioca sull’identico suono delle parole cepis (cipolla) e coepis (inizio, origine), e il significato è poi quello del “capire Roma per toma”).
Le povere e bistrattate cipolle e il suo cugino aglio. Giustamente definite “antisociali” per via della loro…ehm…fragranza, ma buone e ricche di notevoli virtù terapeutiche. Oddio, per ottenere il massimo dalle loro virtù terapeutiche dovremmo mangiare questi due ortaggi crudi, perché cotti perdono tantissime delle loro proprietà, ma quello è un’altro discorso.
Fra l’altro cotti al forno per tanto tempo, perdono soprattutto il loro aroma penetrante, risultando quindi più “social” oltre che molto più digeribili, soprattutto per le persone che hanno appunto problemi a digerire questi stupendi ortaggi. Sono risultate strepitoso come accompagnamento di un barbeque di cinghiale, che potete vedere QUI…. fa venire l’acquolina in bocca!!!
INGREDIENTI:
- una testa d’aglio intera a persona
- una cipolla intera a persona
- olio EVO
- sale q.b.
Qui appena tolte dal forno.
Vista la differenza? Basta tagliarle a metà o sbucciarle, condirle con un goccio di olio buono e un pizzico di sale e pepe e praticamente si mangiano col cucchiaio. Un ottimo accompagnamento alle carni, col pesce non le vedo molto, ma con gli arrosti e le grigliate sono splendide!!!
Passiamo all’aglio al forno, che detto in confidenza è quello che mi piace di più. L’ideale sarebbe trovare aglio FRESCO, non secco, ma non sempre lo si riesce a trovare. Io in effetti ho dovuto usare quello secco. Bisogna prendere le teste d’aglio intere, non c’è bisogno di sciacquarle perché in genere sono belle bianche e pulite, non c’è bisogno nemmeno di sbucciarle, e con un coltello tagliare la calotta superiore all’incirca di un centimetro per scoprire gli spicchi (si vede dalla foto? mi è venuta un po’ troppo chiara…), metterli in un pentolino con la calotta tagliata verso l’altro e ASSICURARCI CHE STIANO BEN DRITTI, versiamo sugli spicchi vivi dell’olio EVO, giusto un pizzichino di sale e qualche aroma, io ho messo dell’alloro, e in forno alla stessa temperatura delle cipolle per 20 minuti o mezz’ora, il tempo che diventino letteralmente una crema. Durante la cottura, perché per molte volte io li tiravo fuori dal forno e li bagnavo col loro stesso sughetto per non farli seccare troppo, si cuocevano così bene che gli spicchi d’aglio saltavano fuori dal taglio!!! E sull’odore che si diffondeva in cucina non si può dire da com’era buono!
Guardate che spettacolo…. gli spicchi che schizzano via letteralmente!!!
Come si mangiano una volta cotti? In un solo modo: dalla calotta tagliata col cucchiaino!!! Dentro diventano assolutamente cremosi, saporitissimi, non posso dire poco invasivi perché l’aglio ha sempre il suo sapore, ma assolutamente molto meno invasivi, e la cottura prolungata li rende più digeribili. Siccome conosco i miei polli, ne avevo fatti 2 a testa, e se ce ne fossero stati altri li avrebbero mangiati tutti!!! veramente notevoli!!!
stupendo davvero
…questo blog è una perla nascosta. grazie
Grazie di cuore a te per il bellissimo complimento 🙂 … un abbraccio grande.