Fragole al Margarita

Samantha Barzel (Julia Roberts): “Se due persone si amano davvero, ma purtroppo non riescono a stare insieme, quand’è che arrivano al punto di dire basta è finita?” Jerry Welbach (Brad Pitt): “Mai!” dal film The Mexican – amore senza la sicura, 2000
Conosciamo tutti il Margarita alle fragole, ma… le fragole CON il margarita? Un piccolo appetizer… no un piccolo cocktail… oh beh diciamo un appe-tail… o un cock-tizer … non so nemmeno come inquadrarlo, so che ci è piaciuto molto. L’ho fatto per una cena messicana tenuta a casa mia… no purtroppo niente foto perché ero troppo incasinata, ma siccome dovrò ripeterla, non si sa mai. Queste fragole erano davvero strepitose: addentare una bella fragola succosa ripiena di margarita… beh… è un esperienza mistica!
INGREDIENTI:
- fragole belle grosse, circa 2 a testa (o di più se vogliamo)
- sale o zucchero
- cocktail margarita
per il cocktail margarita (3:2:1)
- tequila (3 parti)
- triple sec o cointreau (2 parti)
- succo di lime (1 parte)
attrezzatura necessaria
- delle pipette contagocce in plastica per alimenti
PROCEDIMENTO:
Effettivamente nel mio sito non ho molti cocktail, nonostante mi piacciano molto. Ne avevo fatti solo due: uno era il Tintoretto, l’altro non so se avesse un nome ma era delizioso, fatto con Prosecco e ananas. Bisogna che ne usi degli altri per fare qualche preparazione particolare.
1° e unico step: prepariamo e serviamo
Facciamo innanzitutto il cocktail Margarita. Su questo cocktail ci sono varie versioni con varie proporzioni, tutte certificate ufficiali IBA. Io ho scelto una proporzione media, non troppo alcolica ma nemmeno che sapesse solo di limonata. Consideriamo che ce ne vogliono solo pochi grammi, le pipette infatti contengono al max 4 ML di liquido, giusto qualche goccia. Ma più che abbastanza per dare sapore alle nostre fragole.
Per prima cosa laviamo le fragole e tamponiamole con della carta da cucina per asciugarle un poco. Facciamole rotolare nel sale o nello zucchero, qui siamo solo sui gusti personali, io ne ho fatte una parte rotolate nel sale e una parte nello zucchero, e paradossalmente quelle che sono piaciute di più sono state proprio quelle col sale, forse perché ricordavano più da vicino il Margarita.
Mettiamo in un bicchiere il nostro cocktail, e riempiamo le pipette, basta spremerle, inserire la punta nel liquido, e rilasciarle, si riempiranno da sole. Fra l’altro con poco, perché io le ho trovate su Amazon, una confezione da 100 pipette a un prezzo veramente basso. Si possono usare col salato, col dolce, con tutto quello che vogliamo. Oltre al cocktail, le possiamo usare per i condimenti, salsa di soia, magari con del salmone, coi cupcakes, insomma gli usi sono praticamente infiniti.

Mi raccomando a seguire la leggenda dei cuochi straordinari: si narra che un cuoco che prepara questo piatto, se dopo averlo fatto non sorseggia voluttuosamente, comodamente seduto, con occhi chiusi e musica di sottofondo, quello che rimane del cocktail, il piatto non avrà successo! Vorremo mica sfidare le antiche leggende vero?
Si mangiano con piacere estremo, se poi le lasciamo in frigo fino al momento di servirle sarà piacevolissime mangiarle freddissime. Mi raccomando di rotolarle nel sale o nello zucchero solo il momento prima di servirle, per evitare che i cristalli si impregnino di liquido creando un “mappazzone” Già le mie dopo pochissimi minuti si stavano già impiastricciando di sale e zucchero bagnato, ma non crucciamoci troppo, è fisiologico che succeda, a meno che non le asciughiamo e le facciamo diventare quasi secche, ma io le preferisco belle “paffute”, anche se un poco impiastricciate. Quindi spazio alla fantasia, si può cambiare tipo di frutta e/o cambiare tipo di cocktail, alle volte basta poco per fare qualcosa di sfizioso.
Sei fantastica! Le tue ricette sono fantastiche! Questa dovrebbe essere coperta da un rigoroso copyright perchè è geniale. E’ basilare conoscere le basi della cucina, ma poi se non si ha lo “sbuzzo” del genio e il dono della fantasia, come tu possiedi, si perpetuano ricette con qualche cambiamento qui e là. E’ da un po’ che ti seguo e oltre alla padronanza della cucina, tu hai quel “quid” che osa e trova originalità stupende. Grazie per le tue ricette !
Grazie Vincenzo, anche troppi i complimenti che mi fai, per un attimo mi sono imbarazzata da morire, grazie sei sempre carinissimo! Pensa che ho messo questa ricetta ma ero indecisa, chissà perché mi sembrava una cosa che non attirasse, invece anche dalle mail che mi arrivano mi ero proprio sbagliata! un abbraccio grande