Ingredienti
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1 bottiglia di Prosecco di Valdobbiadene DOC
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qualche cucchiaiata di zucchero
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2 peschele migliori sono quelle tabacchiera o saturnine
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4 fogli di gelatina
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abbinamento vino
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Prosecco di Valdobbiadene DOC
Istruzioni
Ultimo aggiornamento il 31 Dicembre 2021 by Cristina Perrone
Ci sono gli aspic salati, ma ci sono anche gli aspic dolci. O meglio quelli da servire come dessert o fine pasto, perché questo non è eccessivamente dolce. Ma la cosa più bella è il risultato finale. E a proposito di pesche, c’è una bellissima leggenda cinese sul pesco.
Ogni anno, al momento della fioritura dei peschi, un pesciolino colorato, simile a un petalo di fiore di pesco, compare nel torrente e lo si chiama Pesce fior di pesca (taohuayu). Poiché il popolo cinese spiega tutto poeticamente attraverso il fantastico, c’è naturalmente una leggenda popolare anche per questo pesciolino, la quale dice che Zhaojun venne promessa, per ragioni di stato, in sposa a un capo mongolo. Dopo aver detto addio alla sua famiglia, ella discese in barca il Torrente Profumato, iniziando così il lungo viaggio che, al di là della Grande Muraglia, l’avrebbe condotta dal suo sposo mongolo. Colma di tristezza, ella prese il suo pipa e iniziò a cantare il suo profondo amore per i genitori e la sua terra natale che non avrebbe mai più potuto rivedere. La sua melodia fu così commovente che tutti i fiori di pesco che bordavano il torrente lasciarono cadere i loro petali, i quali, toccando l’acqua, si tramutarono istantaneamente in pesciolini Fiori di pesca. (cit. dal sito tuttocina.it)
Le leggende cinesi sono sempre molto poetiche. Ma di fatto la pesca è uno dei frutti estivi più buoni, anche se a me la frutta estiva piace quasi tutta. D’altra parte il famosissimo cocktail Bellini, creato da Cipriani all’Harry’s bar di Venezia, sposa perfettamente sia la pesca che il prosecco. E siccome stanno tanto bene insieme, io ne ho fatto un dessert, un aspic ma dolce. E anche se un pochettino laborioso, mi hanno affascinato molto i pezzettini di pesca che sembrano volare nel bicchiere come satelliti.
Ma soprattutto mi sono goduta le facce dei miei ospiti perché l’ho servito con un’altra coppa, ormai ero lanciata e mi stavo divertendo da morire con questi “divertissement”.
Steps
1
Fatto
1 h
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Per prima cosa mettiamo i fogli di gelatina in una ciotola con dell'acqua fredda, così mentre facciamo tutto hanno tempo di ammorbidirsi. La gelatina deve stare in ammollo almeno una decina di minuti. Adesso cubettiamo la pesca, la misura dovrà essere piccolina perché questi cubetti verranno messi in un flûte, che come sappiamo è stretto, quindi dovrà esserci abbastanza spazio intorno. Io ho usato una pesca tabacchiera, o saturnina, perché sono le pesche che adoro in assoluto. Ma va bene anche una normalissima pesca gialla. Sconsiglio invece le pesche noci perché troppo dure, mentre è molto bello mettere in bocca una cucchiaiata di gelatina di prosecco e sentire che scoppia in bocca il cubetto di pesca, morbidissimo e succoso. 1 pesca per 4 bicchieri basta, ma io negli ingredienti ne ho messe due perché a volte sono molto piccole, poi comunque ci regoleremo noi con le quantità. Adesso prendiamo un pentolino e versiamoci il prosecco. A me è servita giusta una bottiglia per riempire i 4 flûte, che sembrano piccolini però contengono bene. Non abbiamo bisogno di far bollire il prosecco, ma solo di scaldarlo per permettere alla gelatina di sciogliersi. Prima di mettere la gelatina, assaggiamo e regoliamoci con lo zucchero. Non ho messo le dosi precise perché va molto a gusto personale. Una volta trovata la nostra dose di zucchero ideale, mettiamo i fogli di gelatina ben strizzati e mescolando facciamo sciogliere bene il tutto. A questo punto inizia la parte del lavoro non faticosa, ma... diciamo... noiosa, perché dovremo fare strato per strato e aspettare che lo strato precedente si solidifichi. Facciamo il primo strato:
Non è assolutamente difficile, bisogna solo starci un poco dietro. L'unica accortezza che dobbiamo avere è che lo strato precedente deve essere ben solido, e il liquido che mettiamo per fare lo strato successivo non deve essere né bollente né caldo, ma appena appena tiepido, se no scioglierebbe lo strato precedente e buonanotte! Se vediamo che nel pentolino si sta rassodando, non dobbiamo fare altro che riaccendere il fuoco e scaldarlo per pochi secondi. Ed ecco fatto! E se alla fine, prima di portarlo a tavola, ci versate sopra due dita di latte di cocco bello freddo, l'illusione di una flûte di champagne con questi strani cubetti che volteggiano quasi sfidando la forza di gravità è veramente spettacolare! E anche il sapore è ottimo, perché risiede tutto nella sua semplicità. |