Ingredienti
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400 g di farina di semola rimacinata
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1 uova intere
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160 g di acqua
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(denocciolate) 100 g di olive nere
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50 g di mandorle
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100 g di pomodorini
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1 scalogni
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una noce di burro
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qb olio EVO
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qualche foglia di basilico
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abbinamento vino
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Carmignano DOCG Villa di Capezzana
Istruzioni
Ultimo aggiornamento il 28 Ottobre 2021 by Cristina Perrone
Lasciamo per un attimo i nostri bucatini da parte e parliamo di pesto. Ci sono un sacco di “pesti” in Italia. Il capostipite è e rimane sempre il pesto alla genovese, delizioso nella sua semplicità, amato soprattutto da Frank Sinatra, ma i colori e i sapori d’Italia danno spazio a tante altre sperimentazioni di gusto.
Conoscete la storia di Frank Sinatra e del suo amore per il pesto? La madre del grande “the voice” era nata a Lumarzo, un piccolo comune in provincia di Genova. Si può immaginare come nonostante fossero emigrati negli Stati Uniti fossero molto forti in casa Sinatra le tradizioni liguri, soprattutto a tavola. E un giorno, durante un incontro storico di boxe fra Nino Benvenuti ed Emile Griffith, seduti a pochi sedili di distanza c’erano The Voice e Luciano Belloni, proprietario del famoso ristorante Zeffirino di Genova.
Vengono casualmente presentati, e da quel momento parte la loro decennale amicizia. Tour europei di Frank Sinatra con cucine di fortuna allestite nei camerini e con “Zeffirino” a cucinare i piatti tanto amati dal cantante. Voli in elicottero da Montecarlo a Genova solo per andare a sedersi al ristorante del suo amico.
Ma soprattutto The Voice era innamorato del pesto, che si faceva spedire ogni due mesi circa nella sua casa di Malibu. Il pesto era spedito in contenitori di cristallo a forma di casetta. Quando la classe non è acqua. (Fonte: La Repubblica)
E questo con le olive come è nato? Nella maniera più semplice! Mi telefona una mia amica: “Ehi, perché non metti sul tuo blog un pesto fatto suppergiù in questo modo che ho mangiato qualche giorno fa in un ristorante ed era buonissimo?” E io ho fatto un suppergiù all’incirca come mi aveva detto lei, e sono nati i bucatini con pesto di olive.
Steps
1
Fatto
30'
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la pastaHo fatto i bucatini con le trafile e il mio accessorio per la pasta al torchio kenwood, quindi le dosi non sono quelle canoniche della pasta fresca fatta a mano ma quelle adatte all'estrusione con le trafile al bronzo. Ovviamente chi non l'avesse può o fare la normale pasta fresca oppure senza problemi usare la pasta secca. Io ho usato la semola per avere un'impasto più corposo, quando faccio questi formati un poco particolari non uso mai la pasta all'uovo perché troppo morbida e ho paura che non tenga la forma. Facendola di semola sono venuti abbastanza bene. Ci ho messo proprio poco a farli. Li ho messi per il lungo nei miei vassoi di cartone e ho preparato il pesto. |
2
Fatto
15'
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il pesto e serviamoVelocissimo anche lui, perché non ho dovuto fare altro che mettere nel bicchiere frullatore le olive, le mandorle, i pomodorini, lo scalogno, la noce di burro, il basilico, e iniziare a frullare. L'olio l'ho aggiunto a occhio quando vedevo che l'impasto risultava troppo compatto, e dopo qualche minuto avevo finito. Una bella cremina saporita e morbida. Ho lessato i bucatini nell'acqua, li ho scolati e ho condito con questo pesto. Mi sono tenuta una tazzina di acqua di cottura perché come tutti i pesti è buona norma stemperarli con l'acqua bollente della pasta. Non so se il parmigiano ci stia bene o meno, qui mi limito a dire che va "a gusto personale" |