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Ultimo aggiornamento il 1 Novembre 2021 by Cristina Perrone
Mi sono ritrovata con una quantità industriale di cannolicchi. Un frutto del mare delizioso, carnoso, e pieno di sapore. Bassissimo contenuto di grassi, praticamente privo di colesterolo ed è una vera miniera di sali minerali, come il sodio, il fosforo e il ferro. Non potevamo mangiare circa 3 chili di cannolicchi solo crudi, così ho fatto una cosa che amo molto fare, cioè una cena a tema. Qual è il tema? Ma i cannolicchi, obviously.
Non che si potesse spaziare più di tanto, perché questi deliziosi frutti del nostro mare sono ottimi soprattutto se consumati crudi (devono ovviamente essere freschissimi) con qualche goccio di limone. Io amo usare il lime perché molto più profumato e aromatico. Purtroppo non li avevo, ma sarebbero stati spaziali anche con del finger lime, un agrume australiano assolutamente particolare che adesso sta prendendo sempre più piede anche alle nostre latitudini. (Sperando che riesca a farla crescere, io mi sono anche procurata una pianta di finger lime… speriamo di vederla fare i frutti.)
Così, coi miei tre chili di cannolicchi, ho creato una cena a tema: antipasto, primo, secondo e contorno. E’ un duro lavoro, ma qualcuno deve pure farlo. E visto che si parla di mare, ho accompagnato i miei post da citazioni dei film dei Pirati dei Caraibi, giusto per restare in tema!
Puliamo bene i cannolicchi dalla sabbia
La prima cosa da fare è stata proprio questa. I cannolicchi filtrano l’acqua marina, trattenendo la sabbia, è quindi importantissimo verificare che siano assolutamente freschi. Si mettono poi in una bacinella con acqua fredda e sale grosso, e si lasciano a spurgare per molto tempo, almeno 4 ore. Siccome ne avevo tanti ho dovuto usare 3 bacinelle, in modo da non ammassarli l’uno sull’altro.
Bisogna però dire che dopo averli puliti e dopo aver tolto il guscio, la resa è veramente minima. Col guscio occupano un certo volume, ma puliti si riducono ulteriormente. Dopo averli fatti spurgare li sciacquiamo benissimo sotto l’acqua corrente, e va tolta la parte finale più scura, che è quella dell’intestino e che spesso contiene la sabbia. C’è chi si mangia tutto, io preferisco toglierla in modo da rimanere con la parte bianchissima e gustosa. Adesso siamo pronti per le nostre preparazioni.
ANTIPASTO:
Cruditè di cannolicchi
Niente link e niente foto, me ne sono vergognosamente dimenticata. Ma la ricetta consiste solo nel presentare i cannolicchi in un piatto da portata con fettine di lime o limone e… buon appetito. Ovviamente dopo una pulizia a fondo, perché non c’è niente di più antipatico che mangiare dei frutti di mare e trovarsi in bocca dei granellini di sabbia, che masticandoli fanno quell’effetto scricchiolante assolutamente sgradevole sui denti! Inutile dire che il mio spacciatore di pesce fresco mi aveva procurato un prodotto di prim’ordine, il sapore è stato veramente paradisiaco.
PRIMO PIATTO:
Taglierini freschi con cannolicchi e salicornia (asparago di mare)
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Fermo restando che staccarci dal piatto di cruditè è stata una mission impossible, (infatti è stato “casualmente” eliminato alla velocità della luce), non potevo fare altro che una pasta coi cannolicchi, alla quale ho però fatto alcune varianti:
- intanto ho fatto una pasta fresca di semola di grano duro (NON all’uovo, sono convinta che la pasta all’uovo non si sposi bene col pesce)
- ho trovato (caso raro!) dell’ottima salicornia, che consiglio a tutti di usare con i piatti di pesce perché non è solo spaziale, è stratosferica! Cos’è la salicornia? Non è un’alga, come molti erroneamente pensano, è una specie di pianta succulenta (parente delle cactacee) che cresce vicino a luoghi salmastri. Ci sono vari tipi di salicornia, io ovviamente parlo del tipo che viene comunemente riconosciuta come asparago di mare. Viene usata nei primi, cotta con aglio e olio, cruda per dare una spinta alle insalate, in tenpura (ottima!), anche in conserva sott’olio o sotto aceto per poterla avere durante tutto l’anno, insomma non c’è limite.
Così ho semplicemente unito cannolicchi e salicornia, per un piatto molto semplice e basico. Molte volte less is more…
SECONDO PIATTO:
Cannolicchi gratinati al Gewürztraminer e scorza d’arancia
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Anche questo un classico. Ho lievemente modificato la ricetta dei classici cannolicchi gratinati aggiungendo alla panure… qualche piccola variante, come mio solito. Perché su alcune preparazioni non amo le panure eccessivamente secche, ma mi piacciono morbide. Si è sposata benissimo con la carnosità dei cannolicchi, che mi raccomando, non vanno fatti cuocere troppo altrimenti avremo l’effetto chewing-gum.
CONTORNO:
Cannolicchi e fasolari speziati al kaffir lime su piada croccante
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Devo dire che questo contorno è stato una vera rivelazione, perché la piadina croccante con sopra questo ben di Dio fresco, saporito e gustoso è veramente strepitoso! C’è chi si è mangiato il suo spicchio con le mani come fosse una pizza, o chi ha preferito usare forchetta e coltello. Ho fatto questa cosa tanto per sfruttare gli ultimi cannolicchi rimasti e che non sapevo come usare perché troppo pochi, ai quali ho mescolato dei fasolari, pochi anche loro per un unico piatto. E come succede sempre, le cose fatte senza crederci o arrangiate risultano le più buone! Questo piatto è stato rifatto poi altre due volte perché veramente eccezionale, soprattutto per il gusto che donano le foglie di kaffir lime e tutte le varie spezie!
CONCLUSIONI FINALI:
Il pranzo è stato veramente strepitoso. I cannolicchi sono veramente i frutti preziosi del mare. Abbiamo accompagnato il pranzo con ottimi vini, e ci volevano. Nella mia personalissima classifica metto la piadina con i cannolicchi al primissimo posto. Fatta giusto per piazzare gli ultimi cannolicchi, è risultata la più buona. Una piadina diversa dal solito, dal marcato sapore di mare e spezie, ma nell’insieme era davvero spaziale. Al secondo posto la cruditè di cannolicchi, a causa della mia passione per i frutti di mare crudi.
Buoni i cannolicchi gratinati, con la loro particolare panure, e anche la pasta. Che però non metto al primo posto, perché era sì buonissima, ma di pasta ai frutti di mare ne ho mangiato millanta milioni nella mia vita, in vari modi, e così la metto in fondo nella mia classifica personale perché era già comunque un qualcosa di “già visto.” A parte l’aggiunta della salicornia che ha reso il piatto particolare. Un pranzo che non ci ha appesantiti, pieno di gusto, e assolutamente da ripetere, appena mi tornerà la voglia di pulire 3 chili di cannolicchi!!!