Ingredienti
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200 g di roquefort
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un cucchiaio di burro
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1 grande o due piccoli scalogni
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una manciata di prezzemolo
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una manciata di erba cipollina
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per la frittura
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1 uova intere
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4 cucchiai pangrattato
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4 cucchiai farina 00
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qb olio di arachide
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abbinamento vino
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Prosecco di Valdobbiadene DOC
Istruzioni
Altro sfizio della mia cena a tema sui formaggi sono questi cromesquis fatti col roquefort. La differenza con le nostre polpette? Bhe, la caratteristica principale dei cromesquis è che devono essere croccanti fuori e col cuore morbido dentro. Si possono fare con qualsiasi cosa, carne, verdure, pesce, ma la morbidezza interna è essenziale.
Facendoli col roquefort non ho nemmeno dovuto fare molta fatica, mi sono ritrovata con una crosticina croccante intorno e dentro il formaggio sciolto che era libidine pura. Non è nient’altro che il rifacimento dei cromesquis di roquefort che avevo fatto precedentemente per la mia cena francese sul tema lumache, questi sono solo roquefort senza lumache. Il gusto è bello forte, ma accidenti se sono strepitosi!
E poi sono sfiziosi. Il fatto di addentare qualcosa di croccante, o almeno che sembra croccante, e ritrovarsi con un piccolo fiume di formaggio caldo fuso nel palato è veramente libidine pura. Qualche piccolo accorgimento: il formaggio caldo è altamente ustionante, una volta fritte queste cromesquis dobbiamo avere l’accortezza di non mangiarle subito ma lasciarle almeno una decina di minuti. Giusto perché il formaggio raggiunga temperature più accettabili.
Ormai è difficile non trovarlo in commercio, ma se proprio fosse difficile da reperire si può sostituire col gorgonzola piccante nostrano. Ma solo come ultima spiaggia. Anche se si somigliano molto, la pasta del roquefort è molto soda, un poco di più del nostrano gorgonzola piccante, per cui è l’ideale per questa preparazione. Mi ricordo che quando lo cercavo ho dovuto girare come una trottola per trovarlo.
Steps
1
Fatto
45'
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prepariamo i cromesquisNon ne ho fatti molti, ma se ce ne fossero stati il triplo li avremmo mangiati tutti. Comunque la preparazione è uguale uguale a quelli che ho fatto con le lumache, con l'unica variante che non hanno la lumaca e stavolta non ho messo l'aglio ma ho usato solo lo scalogno. Quindi ho tritato sottili scalogno prezzemolo ed erba cipollina, e con la nocciolina di burro ho creato una cremina verde e profumata (poco burro perché il roquefort è già un formaggio grasso, il burro mi è servito solo per amalgamare il tutto). Ho tirato fuori dal frigo il roquefort, ho tolto la buccia e con le mani (eh si bisogna sporcare le mani) ho amalgamato il burro condito con il formaggio. Sempre velocemente ho fatto delle palline non molto grosse. Farina, uovo, pangrattato, poi ancora farina, uova e pangrattato. Doppia impanatura perché vogliamo evitare che si disfino appena immersi nell'olio bollente. Siccome dopo averli manipolati si ammorbidiscono molto, mettiamoli una mezz'ora in frezeer: si rassoderanno quel tanto che basta per evitare che si sciolgano, perché l'esterno sarà bello freddo, e anche se immersi in olio bollente il calore non farà mai a tempo a farli sciogliere, anzi li renderà perfetti, considerate che di frittura ci vogliono solo pochissimi minuti. Non devono cuocere, deve solo colorirsi il pangrattato. Friggeteli, toglieteli appena dorati, metteteli su un foglio di carta da cucina per assorbire l'unto in eccesso, e non salateli: il roquefort è un formaggio moltissimo saporitissimo! Chi desidera farà sempre a tempo ad aggiungerlo. E godeteveli! |