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Gnocchi all’acqua con polvere di porcini, fonduta di toma e petali di speck

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Gnocchi all’acqua con polvere di porcini, fonduta di toma e petali di speck

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Ingredienti

Calcola le porzioni:
200 g di acqua
200 g di farina 00
15 g di funghi porcini secchi
per la fonduta
150 g di toma piemontese DOP
1 tazzina da caffè di panna fresca
un pizzico di noce moscata
per lo speck croccante
2 fette di speck
abbinamento vino
Erbaluce di Caluso DOCG
Monferrato Rosso Pin DOC
Carema Riserva DOC

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Caratteristiche:
  • bollitura
Cucina:

Luigi Mario (John Leguizamo) a Mario Mario (Bob Hoskins): "Affidati al fungo." "E affidiamoci al fungo!" dal film Super Mario Bros, 1993

  • 1 ora
  • Porzioni 2
  • Facile

Ingredienti

  • per la fonduta

  • per lo speck croccante

  • abbinamento vino

Istruzioni

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Adoro gli gnocchi, di tutte le fogge, colori e sapori. Adoro i porcini e la toma. Non so perché, ma queste cosine piccine piccine picciò mi riempiono di soddisfazione. E amo gli gnocchi in tutte le fogge e dimensioni. Nel blog ce ne sono veramente una marea. Basta digitare “gnocchi” nella casella di ricerca e si apre un mondo. Classici con le patate, di pane, ripieni di crema liquida, gnocchi cinesi di riso… e tante tante altre ricette.

Io adoro gli gnocchi, mi pace la loro morbidezza e il loro gusto sensuale. Quindi per me prepararli è un momento oltre che di grande divertimento anche di grande soddisfazione. E poi non la trovo davvero una gran fatica. Mi metto lì, con la televisione accesa, e in 20/30 minuti sono pronti. Direi che c’è di peggio nella vita. Li ho addirittura fatti durante la settimana, tornata a casa dal lavoro. Quando rientro sono poco meno delle 19:00. E alle 20:30 eravamo in tavola.

Ma questi gnocchi mi hanno particolarmente appassionata, perché ho aggiunto la polvere di porcini che volevo testare e la fonduta di questo formaggio veramente strepitoso. E il risultato è stato davvero eccezionale. Mi davano l’impressione di abbracciare la montagna con la bocca. Bhe, toma piemontese DOP, speck e funghi porcini, direi che siamo in piena full immersion nei boschi. Un pasto che va a finire dritto dritto nel mio comfort food personale. Un modo per trasformare i soliti e classici gnocchi all’acqua, cioè fatti solo di acqua e farina, in qualcosa di particolare.

 

 

gnocchi all'acqua con polvere di porcini fonduta di toma e petali di speck

 

 

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Steps

1
Fatto
1h

lo speck croccante

Forno a 100 gradi, foglio di carta forno su una grata, adagiamo bene le due fette di speck, e le lasciamo nel forno fino a che non vediamo che sono belle secche croccanti. Io ci ho messo circa una mezz'ora, sarebbe meglio farlo seccare per un'ora o fino a che son secchi con forno di circa 60/70 gradi, ma quel giorno avevo poco tempo.

2
Fatto
20'

gli gnocchi

Per prima cosa prendiamo i nostri porcini secchi, puliamoli con un pennellino e mettiamoli nel frullatore, dobbiamo ridurli a polvere finissima. Sarà facile farlo, è sufficiente usare il frullatore alla massima potenza per pochi secondi. Adesso facciamo gli gnocchi. Ho già spiegato qui come farli, ma una veloce ripassata non fa male.

Mettiamo l'acqua in una pentola sul fuoco, mentre aspettiamo che bolla amalgamiamo bene la farina con la polvere di porcini, appena l'acqua prende bollore versiamo in un colpo solo tutta la farina. Mescoliamo bene rimettendola sul fuoco per circa un minuto, poi mettiamo il panetto su un tagliere cercando di lavorarla senza ustionarci. Ma basta iniziare a impastarla che poi si intiepidisce abbastanza in fretta.

Dopo qualche minuto di impastamento, il necessario per ottenere un bel panetto morbido, otterremo un impasto marroncino, che dovrà essere omogeneo senza presentare chiazze bianche, segno che avremo amalgamato bene la polvere di porcini. Lasciamo riposare l'impasto ben avvolto dalla pellicola di plastica, in modo che non si secchi. Mentre riposa almeno una mezz'ora, prepariamo la fonduta.

3
Fatto
20'

la fonduta

Ho tagliato la toma a pezzettini molto piccoli, per farli sciogliere più in fretta, perché la fonduta ha purtroppo una caratteristica: se non è fatta alla giusta temperatura si "straccia" e invece che risultare una crema si ingloba diventando un "mappazzone", perdendo quindi la sua funzione. Io mi trovo bene usando il sistema di mettere la pentola con il formaggio e il liquido (panna o latte) su un fuoco moltissimo bassissimo (sì lo so non si può dire ma rende meglio l'idea) e togliendola ogni tanto, mescolando per fare abbassare un poco la temperatura, poi rimettendola sul fuoco e così via.

Non ci vuole molto tempo, ma ci vuole molta attenzione, ma dopo vi ritrovate una cremina profumata che vale la fatica! Mi raccomando di non farla arrivare a bollore, la temperatura deve essere dolcissima per la riuscita finale. Ho quindi unito la panna (fresca mi raccomando, NON da cucina!) coi pezzettini di formaggio in un pentolino e piano piano ho fatto la fonduta. Pizzico di noce moscata alla fine, è risultata una cremina strepitosa! Ovviamente avevo un quantitativo per solo due persone, dosi più grandi occuperanno un poco più di tempo.

4
Fatto
30'

cuociamo e impiattiamo

Pentola capiente sul fuoco con dell'acqua, mentre aspettiamo che arrivi a bollore facciamo gli gnocchi, prendendo dei pezzetti di pasta, facendone dei lunghi grissini (decidete voi quanto li volete grandi) e tagliandoli a pezzettini. Non ci sarà nemmeno bisogno di metterli su un piano infarinato, se avete usato pari dose di acqua e farina saranno perfetti e belli asciutti.

Appena l'acqua bolle versiamo contemporaneamente gli gnocchi e il sale, non molto perché la fonduta è molto saporita, regolatevi assaggiando. Io non li scolo mai appena vengono a galla, ma li lascio sempre 2 o 3 minuti in più. Vengono a galla semplicemente perché sono leggeri, a causa dell'ebollizione, ma uno gnocco compatto avrà ben bisogno di cuocere anche dentro no? E un minuto non mi sembra proprio sufficiente!

Per cui facciamoli cuocere bene. Appena pronti con la schiumarola scoliamo bene gli gnocchi e mettiamoli nella pentolina con la fonduta girandoli delicatamente. Mettiamoli su un piatto, aggiungiamo i petali di speck che avremo semplicemente spezzato con le mani, e se vogliamo (perché no?) un'altra cucchiaiata di fonduta.

Ma la cosa che mi ha fatto veramente morire dal ridere, è stato vedere l'altro commensale che, dopo avere assaggiato il primo boccone, si è alzato col piatto e ha detto che lo speck sarebbe stato meglio se coperto con altri gnocchi e altra fonduta. E io non ho potuto fare a meno di fare la foto!

Doppia porzione di gnocchi, fonduta come se non ci fosse un domani, speck completamente ricoperto, senza considerare che anche la mia fetta di speck è stata abilmente rubata! Confesso di aver provato un poco di invidia nel vedere l'opulenza del suo piatto! Ma se non sono queste le soddisfazioni di chi cucina, quali sono?

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2 Commenti Nascondi i commenti

Sei bravissima Cristina!!! A parte gli gnocchi con la polvere di porcini secchi che sono strepitosi…tante blogger fanno questi gnocchi, ma semplici, però nessuna ammette che non vanno scolati appena venuti a galla perché altrimenti non cuociono bene! Grazie! Finalmente hai spiegato tutto tu e ho risolto il mistero…chiedevo a destra e a manca…e tutte a dire "mah, mi sembra strano, hai seguito tutti i passaggi?" che noia!!!

Confesso di essere vagamente arrossita appena ti ho letto! 🙂 Sono contentissima di sapere che nel mio piccolo, se sono riuscita a togliere dei dubbi vuol dire che è stato un buon lavoro. In effetti sugli gnocchi le opinioni sono controverse, la conferma di questa cosa me l'aveva data uno chef durante un corso che ho fatto, ed effettivamente ha una sua valenza. Contentissima di averti sentito e grazie per le bellissime parole 🙂

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