Ingredienti
-
per due lingotti
-
400 g di cioccolato bianco
-
40 g di pasta di nocciole
-
2 vaschette di mirtilli
-
2 cucchiai di zucchero di canna
-
2 fogli di gelatina
-
per decorare
-
100 g di cioccolato fondente
-
qualche goccia di cioccolato bianco
-
succo d'acero
-
abbinamento vino
-
Recioto di Soave
-
Ange d'Or Sauternes
-
Erbaluce di Caluso DOCG
Istruzioni
Ultimo aggiornamento il 4 Marzo 2022 by Cristina Perrone
Il cioccolato è uno dei miei peccati di gola ai quali non so resistere. Soprattutto il cioccolato bianco. Non amo i dolci, ma il cioccolato è un altro pianeta. Siccome sono sempre a dieta, (o almeno cerco di esserci) ho eliminato del tutto i dolci dalla mia lista della spesa. Ma con tutte le cene e i pranzi che faccio, c’è sempre qualche ospite che ti omaggia con qualche dolcetto, per cui mi ritrovo molto spesso con l’esigenza di riciclare qualcosa.
Oddio, la pasticceria è la mia bestia nera. Io sono abituata a cucinare “a sentimento”, ma coi salati puoi anche farlo, con la pasticceria no. E’ una scienza esatta. Per cui l’escamotage è che in genere faccio dolci semplici, come le panne cotte, che fra l’altro adoro. Non farò mai qualche capolavoro tipo “il boss delle torte”, e anche fare torte già diventa uno scoglio troppo duro, a meno che non siano molto semplici.
Le mie ricette di pasticceria sono molto particolari: etniche, con aggiunta di un pizzico di sale, tradizionali americane, fuori dagli schemi, sensuali, futuriste, o classiche. Ce ne sono molte altre, ma sempre particolari. Difficilmente farò le classiche torte.
Diciamo anche che se davanti a me ho due vassoi, uno con una torta e l’altro con tramezzini o pasta, io scelgo il salato senza nessun indugio. Soprattutto le torte, quelle piene di burri, non riesco proprio a mandarle giù. Mi ricordo che una volta andai da parenti, che non vedevo da un po’, e giustamente ti offrono caffè più dolcetti, ci sta. Per l’occasione avevano comprato una torta, di quelle opulente, piene di panne, creme, alte, enormi!
Per educazione ovviamente si dice di sì, soprattutto perché sono stati carini a farlo per te. Riesco a rubare una fettina piccola (erano già pronti a darmi mezza torta!) e con fatica, giuro con fatica, la finisco. Aiutandomi col caffè, che ho preso una seconda volta perché proprio non voleva andare giù. Ma non perché la torta era cattiva, ero io che proprio non riuscivo a mangiarla, i dolci non sono proprio nelle mie corde. Stavo soffrendo in maniera indicibile.
Ovviamente arriva la parente rompiscatole, che vede che ho finito il piatto e dice di darmene ancora un’altra fetta perché “evidentemente mi era piaciuta”. Volevo morire! Sono riuscita a mangiarne due forchettate, poi con qualche scusa qui e là l’ho lasciata. La giornata più brutta della mia vita.
Però per questo dessert mi sono proprio divertita, soprattutto perché adoro il cioccolato bianco 🙂
Steps
1
Fatto
30'
|
il cioccolato biancoIo ho sempre a casa della pasta di nocciola purissima, dura tantissimo e mi permette, quando voglio fare i miei pasticci, di rendere più morbido e sensuale il cioccolato, sia esso fondente o bianco o al latte. Una volta fuso e mescolato con la pasta di nocciole, acquisisce morbidezza. La prima volta che l'ho usata è stato per preparare i miei cremini , e da lì mi si è aperto un mondo. Per i cremini avevo usato il 30% di pasta di nocciole sul peso del cioccolato, in questa ricetta ne ho usato il 10% perché volevo sì morbidezza ma non troppo, ed ha funzionato alla perfezione. Per prima cosa ho sciolto a bagnomaria i due terzi del cioccolato bianco. Una volta sciolto, ho tolto la pentola dal bagnomaria, ho incorporato il restante cioccolato, e ho mescolato fino a che non ho ottenuto un composto liquido e perfettamente liscio. E' un metodo molto empirico e casalingo per "temprare" il cioccolato, ottimo per chi non ha attrezzature megagalattiche o spazi enormi dove poter lavorare. Quando è sciolto tutto il cioccolato, aggiungo la pasta di nocciole e mescolo non benissimo, di più! Inutile dire che in questa fase io mi sacrifico e assaggio... e assaggio... e assaggio. Devo violentarmi per smettere, perché il cioccolato con la pasta di nocciole è di una bontà unica! Comunque, una volta che il cioccolato ha resistito all'assalto mio e di chi Per cercare di fare gli strati di misura uguale, armiamoci di misurini, non andiamo ad occhio. Io ho usato il mio tablespoon, ne ho messi due, così mi sono regolata per gli strati successivi e non si sbaglia. Appena finito mettiamo in frigo a rassodare, una ventina di minuti saranno più che sufficienti. |
2
Fatto
30'
|
la gelatina di mirtilli e la decorazioneMentre aspettiamo che rassodi, ho messo in una ciotola piena d'acqua fredda i fogli di gelatina ad idratarsi. Nel frattempo, ho preparato le mie sfoglie di cioccolato fondente marmorizzato al cioccolato bianco. Come si fanno? Semplicissimo! Io ho usato lo stampino per gli eclairs che mi sono comprata recentemente. Non l'ho preso principalmente per gli eclairs, ma proprio in previsione di qualche decorazione perché mi piaceva la forma, e in effetti si è rivelato utile! Ho sciolto il cioccolato fondente come ho fatto per quello bianco, non ho aggiunto la pasta di nocciole perché volevo qualcosa di bello sostenuto, ho versato qualche cucchiaiata di cioccolato fondente negli stampi e ho livellato con l'aiuto di un cucchiaio, ho messo qualche goccia qui e là di cioccolato bianco, e con uno stuzzicadenti ho fatto un poco di ghirigori, ed ecco pronta la mia lamina di cioccolato marmorizzato! Semplice e veloce! Lasciamo anche lei a rassodare, una volta solidificata la mettiamo in frigo. Continuiamo così fino a esaurimento del cioccolato fondente. Prepariamo quindi la gelatina: ho messo i mirtilli e lo zucchero di canna in un pentolino, e ho cotto per circa 5 minuti, giusto il tempo che lo zucchero si sciogliesse e i mirtilli diventassero morbidissimi. Una volta spento ho frullato i mirtilli con un minipimer, e li ho passati al setaccio ,per avere una bella purea liscia. Scura come la notte e veramente deliziosa. Al termine del lavoro di frullatura e setacciatura saranno ancora tiepidi, per cui strizziamo la gelatina dall'acqua in eccesso, mettiamola nei nostri mirtilli e mescoliamo benissimo. Attention please, i mirtilli macchiano da morire! Mentre li frullavo, per evitare schizzi e attentati a muri e vestiti, ho messo intorno al minipimer della pellicola d'alluminio, così ho salvato il salvabile! Devo ricordarmi di rifarla solo per poterla mangiare così a cucchiaiate, perché è veramente deliziosa! Quando avremo finito tutto, il primo strato del lingotto sarà ormai solidificato. Prendiamo lo stampo dal frigo, e con l'aiuto dello stesso misurino, prendiamo la stessa quantità di purea di mirtilli e mettiamola nello stampo, sopra il cioccolato ormai freddo. Rimettiamo in frigo e aspettiamo all'incirca 1 ora, il tempo di far ben rassodare la gelatina prima di mettere l'ultimo strato. |
3
Fatto
20'
|
ultimo strato e serviamoQuando anche la gelatina di mirtilli sarà bella rassodata, mettiamo l'ultimo strato di cioccolato. Ovviamente è passato del tempo e si sarà semi-indurito. Rimettiamolo in bagnomaria e diamogli una leggera scaldata, non so se dire qualche minuto o qualche secondo, giusto il tempo che ridiventi liquido ma non deve essere caldo, lo vogliamo solo fluido per poterlo versare. Se dovessimo farlo diventare troppo caldo facciamolo raffreddare, perché se no corriamo il rischio di sciogliere lo strato di gelatina, ma noi vogliamo strati belli netti! Una volta messo l'ultimo strato (usando sempre il misurino of course) mettiamolo in frigo per rassodare il tutto definitivamente. Ovviamente non c'è limite al numero di strati, o allo spessore, possiamo spaziare come vogliamo e come preferiamo. Al momento di servire togliamolo dallo stampino, uscirà benissimo e in maniera molto agevole, mettiamolo su un piatto, irroriamolo con dello sciroppo d'acero, e mettiamo la nostra lamina decorativa. Perché lo sciroppo d'acero? Perché secondo me qualcosa di morbido ci voleva, inizialmente pensavo di fare del caramello, ma avevo paura che fosse troppo dolce, e siccome a casa mia lo sciroppo d'acero non manca mai, perché non usarlo? Adesso potete, piano piano e con gli occhi chiusi, immergere i denti nel morbido e voluttuoso cioccolato bianco, nella fresca e dolcissima gelatina di mirtilli, e nel dolce e succoso succo d'acero. Un morso qui e là alla lamina croccante, e se abbiamo un sensuale Sauternes come accompagnamento, che dire, non è un dessert, è un'orgasmo! |