Mjukt tunnbröd o piadine svedesi, dall’Ikea alle nostre tavole

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Mjukt tunnbröd o piadine svedesi, dall’Ikea alle nostre tavole

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Ingredienti

Calcola le porzioni:
per circa una decina di pani
200 g di farina 0
100 g di farina di segale
60 g di farina di frumento integrale
8 g di lievito di birra
31 g di burro
51 g di latte
1/2 cucchiaino di cumino
1/2 cucchiaino di sale
50 g di succo d'acero
per farcire
salmone gravad lax
verdure a scelta, wurstel, formaggi, quello che si vuole

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Caratteristiche:
  • spadellatura
Cucina:

Oba (Alex Fondja) a Mario (Antonio Albanese): "Amico, guarda un attimo. Puro filo di Svezia... [tenendo in mano dei calzini]" "Scozia! Si chiama filo di Scozia!" dal film Contromano, 2018

  • 30 minuti
  • Porzioni 4
  • Facile

Ingredienti

  • per circa una decina di pani

  • per farcire

Istruzioni

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Ultimo aggiornamento il 1 Settembre 2022 by Cristina Perrone

Li inseguo da secoli, e finalmente ce l’ho fatta! Cosa sono queste cose strane con questo nome impronunciabile? Credo che l’Ikea sia conosciuta ormai da tutti. Quando lavoravo a Milano l’avevo a circa 10 minuti dal mio ufficio, e in pausa pranzo vi andavo spesso per mangiare nel loro ristorante e curiosare nella bottega svedese. Amavo molto prendere le loro particolari piadine svedesi arrotolate e farcite con salmone marinato. Adesso che non sono più vicina all’Ikea ne sento la mancanza, e così ho provato e riprovato per cercare di replicarle. Sto parlando di queste, che hanno cambiato nome ma qui nelle ricette si trovano le originali, in vendita congelate alla bottega svedese di tutte le Ikea d’Italia. La traduzione di bröd tunnbröd vuol dire pane sottile, io ho fatto i mjukt tunnbröd, cioè pane morbido e sottile. Onestamente non so davvero quale sia la differenza, forse una differenza di consistenza.

Sono diventata letteralmente matta nel cercare la ricetta! Intanto la difficoltà della lingua, ringrazio il traduttore google ma non è stato lo stesso facile, perché spesso non mi traduceva alcuni vocaboli e mi sono arrangiata facendo la ricerca tramite immagini. Veramente faticoso e lungo, ma quando mi metto in testa qualcosa vado fino in fondo! Una volta trovati gli ingredienti, mi sono picchiata con le unità di misura, che ovviamente molti non avevano in grammi ma in misure a me sconosciute. Fra l’altro non ho trovato una dose uguale all’altra, le prime 10 ricette erano tutte diverse fra loro. Ma fra il traduttore e la comparazione di una con l’altra, sono arrivata a un punto fermo.

Credo di avere guardato qualcosa come una settantina di ricette nei vari siti svedesi, ma finalmente ce l’ho fatta! A questo punto dovevo solo collaudarli, e mi sono riusciti al primo colpo: sono proprio loro! Cos’hanno di diverso con le nostrane piadine? Il sapore! Perché noi usiamo la farina 00, loro usano un mix di diversi tipi di farine, che li rendono particolari, più un aggiunta di qualcosa di dolce, zucchero, sciroppo, o sciroppo d’acero, che è quello che ho scelto di usare io. Sono riuscita a replicarne sia il sapore che la morbidezza, non me l’aspettavo in prima battuta. E siccome avevo fatto il mio salmone marinato svedese, il gravad lax, ne ho approfittato per replicare in tutto e per tutto i rotolini della bottega svedese dell’ikea, i tunnbrödsrulle, cioè il pane morbido arrotolato.

Mentre li preparavo pensavo a una cosa, giusto per curiosità: avete notato come nel mondo siano molto diffuse queste piadine, o pani bassi?  Oltre alla nostra cara piadina, in Italia abbiamo la crescia marchigiana e il pane carasau. Nel mondo abbiamo il roti, usato nell’asia meridionale, il naan indiano, il matzah ebraico, il dosa indiano, la pita mediorientale, l’arepa venezuelana, il paratha indiano, il roshi maldiviano, l’injera etiope, la tortilla messicana, il chapati e il poori indiani.

Questi sono quelli che mi ricordavo, ma sicuramente ce ne sono altri, e sicuramente tutti molto simili fra di loro. D’altra parte, impastare acqua e farina è fra le più antiche attività dell’uomo. Era inevitabile che in tutto il mondo esistessero questi pani così somiglianti fra di loro. Piccola precisazione: se non volete impazzire a cercare le varie farine, confermo che vengono bene anche usando o solo farina integrale o farina normale. Magari assieme a quella di segale.

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Steps

1
Fatto
20'

l'impasto

L'impasto è semplicissimo: ho fatto sciogliere il burro a microonde, e ho scaldato il latte nel quale ho fatto sciogliere il lievito di birra. Il latte non deve essere bollente se no ammazza i lieviti, 37° vanno bene. Lo misuriamo mettendo dentro un dito, deve essere caldo ma non scottare.

Poi mettiamo tutto nella planetaria e impastiamo, chi non avesse la planetaria segua pure il metodo tradizionale dell'impasto a mano. Impastiamo fino a che non avremo il solito panetto, bello liscio. Facciamo la classica palla e copriamola con della pellicola, la lasceremo riposare per almeno 45 minuti.

2
Fatto
30'

cottura e farcitura

Ci siamo: prendiamo l'impasto e dividiamolo in tante palline, a seconda di come le volete grandi. Col mattarello le stenderemo sottili, tanto in cottura gonfiano un po', io le ho fatte quadrate in modo da farle simili a quelle svedesi. Vanno tassativamente bucate. Io ho usato il classico buca sfoglia, chi non l'avesse usi una forchetta, e cominci a bucare come se non ci fosse un domani.

E' un pane che deve rimanere sottile, se non lo bucassimo si gonfierebbe per effetto del calore. Mettiamo un testo o una padella antiaderente su fiamma vivace, e appena la padella è rovente mettiamo la nostra "piadina" e la facciamo cuocere per 2 minuti per lato circa, o comunque fino a che non diventa bruna. Occhio a non farla bruciare!

Appena pronta la mettiamo su uno strofinaccio, e la copriamo con un altro strofinaccio, dappertutto anche ai lati, ovviamente tutti e due di cotone e puliti. E via così con le altre, appena sono pronte le mettiamo una sopra l'altra e le copriamo sempre con lo strofinaccio, stando attenti di chiuderlo bene. Operazione importantissima per mantenerle morbide.

In mezz'ora avevo finito e ne avevo cotte una decina, non mi restava che collaudarle: il mio mjukt tunnbröd, spalmato di salsa gravad lax, cosparso di salmone marinato, qualche pezzettino di pomodoro, insalatina, altra salsa, e via con la procedura di rollamento.

Appena ho messo in bocca il primo morso non ci credevo: uguali a quelli che mangio al ristorante dell'Ikea! Il sapore lo dà soprattutto il mix di farine, fra cui la segale, usatissima nel Nord-Europa. Chi non avesse preparato in anticipo salsa e salmone marinato, può usare tranquillamente del salmone affumicato e della normale senape, magari mescolata con un poco di zucchero e aceto per renderla somigliante alla salsina agrodolce.

Ma in Svezia non li usano solo per il salmone: ne fanno hot dog, vegetariani, col formaggio, con la carne di renna... beh magari quella non la facciamo, ma possiamo sbizzarrirci come vogliamo. Loro li usano moltissimo oltre che col salmone come hot-dog, rollando un wurstel o una delle loro salsicce grigliate  con verdure, salse, formaggi, ecc.

Adesso che so come farle appena faccio il salmone gravad lax ci saranno anche loro, non posso più farne a meno.

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