Ingredienti
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1 braciola di maiale
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1 scatola di fagioli borlotti
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1 costa di sedano
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1 carote
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1 cipolla
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2 spicchi d' aglio
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erba cipollina
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2 cucchiai di olio EVO
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1 bicchiere di vino bianco
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sale
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pepe nero
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abbinamento vino
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Breganze Rosso Riserva DOC
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Contessa Entellina Merlot DOC
Istruzioni
Ultimo aggiornamento il 25 Gennaio 2022 by Cristina Perrone
Io devo ancora capire come mai quando faccio una ricetta con tutte le cosine giuste e seguendo alla lettera le istruzioni, c’è la possibilità che venga “ni”. Mentre quando faccio la cucina del riciclo, mettendo insieme rimanenze varie, mi riescono sempre piatti buonissimi. Un giorno lo capirò.
Una bella giornata calda di maggio, l’ho usata tutto il giorno per mettere un po’ a posto due cosine in casa. Ho saltato il pranzo, e verso sera avevo fame. Ma ero stanca per tutta la giornata, per cui non avevo voglia di stare lì a spignattare o a mettermi a fare cose strane.
Oddio, la prima cosa che mi era venuta in mente era un bel piatto di tagliatelle fresche o meglio ancora di ravioli, ma non mi passava nemmeno per l’anticamera del cervello di mettermi a fare la pasta fresca. Così, mentre decidevo cosa farmi, apro il frigo e comincio a guardare. Una braciola di maiale cruda, avanzata dalla sera prima. Era ormai scongelata quindi dovevo farla per forza.
In dispensa una manciata di paccheri rimasti in un sacchetto già aperto. Guardo anche in mezzo allo scatolame, e ho pensato: ma se mi facessi dei paccheri con un ragù bianco di braciola, e ci aggiungo dei fagioli? Improvvisamente mi si risveglia la fame, e mi metto all’opera. Non vedevo l’ora di mangiare il mio piatto, che oltretutto è stato velocissimo! O forse ero veloce io perché avevo fame? Era una vita che non mangiavo il ragù bianco, che preferisco rispetto a quello col pomodoro. Comunque sia alla fine è venuta fuori questa cosina, e devo dire molto molto sfiziosa!
E a proposito di paccheri, che è un formato che adoro, facciamoli anche con agretti e tartare di tonno fresco, oppure ripieni di coda brasata con fonduta di formaggio di grotta. Così, tanto per cambiare.
Steps
1
Fatto
30'
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facciamo il ragù e condiamoSedano carota aglio e cipolla tagliati a brunoise (cioè a dadini minuti) e facciamo il classico soffritto con un poco di olio EVO a fiamma media, non troppo alta se no rischiamo di bruciare le verdure. Mentre cuociono per circa 10 minuti, prendiamo la braciola e tagliamola a dadini, diciamo della grandezza di un unghia. Io ho usato la braciola, che ho dovuto scalzare dall'osso, ma nulla vieta di usare salsiccia o un altro tipo di carne, a seconda di quello che abbiamo in casa o di quello che più ci piace. Non l'ho volutamente tritata perché avevo voglia di sentire sotto i denti proprio i pezzetti di carne, ma anche in questo caso se qualcuno amasse di più la carne trita può usarla. Una volta tagliata la carne, e appena le verdure sono cotte, mettiamola nella padella del soffritto e facciamola cuocere bene per circa 5 minuti a fiamma viva. Quando ha cotto dappertutto, mettiamo il bicchiere di vino e facciamo andare altri 5 minuti, poi copriamo con dell'acqua, e appena l'acqua prende bollore, abbassiamo la fiamma e facciamo cuocere a pentola scoperta fino a che il liquido non si è ridotto, all'incirca per una ventina di minuti. Verso metà cottura quindi dopo circa 10 minuti aggiungiamo i fagioli borlotti che avremo scolato dal loro liquido di conservazione, io li sciacquo anche sotto l'acqua corrente perché l'idea di "liquido di conservazione" mi inquieta un poco, fa parte delle mie manie alimentari da purista. Li metto a metà cottura perché essendo già lessati altrimenti diventerebbero quasi una purea, mentre io li voglio morbidi ma interi. Adesso dobbiamo solo concludere la cottura. Dovremo spegnere il fuoco quando il liquido si sarà sì ristretto, ma non del tutto, lasciamo un fondo cremoso, condirà meglio la pasta e donerà morbidezza. Che altro c'è da fare? Solo cuocere i paccheri, che siccome hanno una cottura lunga avremo provveduto a cuocerli all'incirca quando abbiamo inserito i fagioli. Condiamoli col nostro ragù, un trito di erba cipollina o di prezzemolo, qualche scaglia di parmigiano e qualche grano di pepe. Less is more, alle volte ci affanniamo a cercare ricette stratosferiche, mentre basta poco per avere gusto e sapori mediterranei sulla nostra tavola. |