Ingredienti
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300 g di caciottina di capra morbidao qualsiasi altro formaggio o ricotta di capra morbido
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300 g di panna fresca
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100 g di zucchero
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12 g di gelatina
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per la coulis di pesche
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200 g di peschele migliori sono le saturnia o le tabacchiera
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130 g di zucchero a velo
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1/4 bicchiere di Prosecco di Valdobbiadene DOC
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abbinamento vino
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Prosecco di Valdobbiadene DOClo stesso usato per la coulis
Istruzioni
Ultimo aggiornamento il 2 Settembre 2022 by Cristina Perrone
E siamo all’ultima portata della mia cena a tema, finita in maniera più che degna con un dolce che è uscito un poco dagli schemi. Anch’esso semplice da fare, preparato in anticipo per farlo raddensare, fresco, con un leggero retrogusto acido dato dal formaggio di capra, ottimo per “pulire la bocca” dopo una cena a base di pesce.
Come sono arrivata a questo? Mentre rimuginavo su che dessert presentare, mi memorizzavo come doveva essere. Fresco, leggero, non eccessivamente dolciastro e che uscisse un poco dagli schemi. Robetta da niente! Qualcosa dovevo fare, dopo tutti quei crostacei qualcosa che ri-alleggerisse il tutto e rinfrescasse la bocca ci voleva.
La scelta di questo tipo di formaggio non è casuale. Intanto per le sue caratteristiche, e poi per il caratteristico retrogusto leggermente acido che ha naturalmente il latte di capra. Non l’ho provato, ma credo si possa fare tranquillamente anche con del formaggio vaccino. Il risultato sarà molto più morbido e rotondo. Come quest’altro ridicolissimo dolce a base di formaggio vaccino che ho presentato a delle mie amiche come fine pasto!
Ero indecisa fra un gelato e la classica panna cotta. Mentre ero al supermercato a prendere la roba per la mia cena, vedo che hanno messo in promozione un nuovo formaggio di capra che mi tentava alquanto. Morbido, umido, una piccola formina di oro bianco. Beh si dice da tanto che il formaggio “pulisca la bocca”, e ho pensato: e se faccio un mix fra panna cotta e formaggio? Ovvero una panna cotta di formaggio? Ma non salata, proprio dolce. Poi vedo le pesche, che in questa stagione stanno cominciando fare capolino… ok dessert trovato!
Steps
1
Fatto
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prepariamo la panna cottaLa difficoltà è davvero ai minimi sindacali, ed il procedimento è pressoché uguale a tutte le panne cotte del mondo. Iniziamo facendo reidratrare i fogli di gelatina in una ciotola con dell'acqua fredda, dovranno stare a bagno per circa 15 minuti. Mentre la gelatina reidrata, in un tegamino mettiamo a scaldare la panna con lo zucchero, senza però arrivare a farla bollire. Spegniamo il fuoco e aggiungiamo il formaggio, io avevo scelto una robiolina di capra molto morbida in modo da farla sciogliere bene, e con una frusta mescoliamo bene. Per effetto del calore e dell'azione di mescolamento il formaggio si scioglierà completamente, e renderà il composto molto vellutato (e anche profumato!). Quando mettendoci dentro un dito sentiremo il composto caldo ma NON bollente, intorno ai 37-38°, aggiungiamo la gelatina ben strizzata e mescoliamo benissimo per far amalgamare il composto. Mi raccomando di non mettere mai la gelatina in un liquido bollente o prossimo all'ebollizione perché la snaturerebbe. Una volta ben mescolato trasferiamolo in uno stampo singolo o in stampini individuali, lo facciamo raffreddare ulteriormente poi lo mettiamo in frigo. Dovrà stare all'incirca 4 ore, ma potete fare come me che con queste preparazioni le faccio tranquillamente il giorno prima così non ci penso più e mi tolgo un lavoro. Per fare la coulis di pesche sarà ancora più semplice: sbucciamo le pesche e le mettiamo nel bicchiere del minipimer o di un frullatore, aggiungiamo il prosecco (non tantissimo se no la rende troppo liquida) e frulliamo bene. Aggiungeremo per ultimo lo zucchero a velo, regolandoci fino a che non avremo una bella salsa densa. Mettiamola in uno squezeer o biberon e lasciamola in frigo. E' obbligatorio assaggiarne un cucchiaino per godere dell'estrema dolcezza, e stupirci di quello che abbiamo potuto creare con le nostre umili manine! Il momento di servire non dovremo fare altro che impiattare la panna cotta (io ho usato i miei nuovi e fiammanti stampini 3D arrotondati!) e spruzzare generosamente la coulis... salvo poi vedere i nostri ospiti appropriarsi dello squezeer (che noi avremo opportunamente portato in tavola) e suggerne il dolce nettare come se non ci fosse un domani! |