Ingredienti
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circa 15 gr di tartufi neri estivi
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2 spicchi d' aglio
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mezzo bicchiere di olio EVO
Istruzioni
Ultimo aggiornamento il 2 Settembre 2022 by Cristina Perrone
La mia cena a tema col tartufo nero estivo ha inizio. La prima cosa da fare è la salsa al tartufo, perché è la base che accompagnerà varie portate. Devo dire che è semplicissima da fare ma soprattutto riempie la cucina di odori incredibili. E meno male che il tartufo nero è meno profumato del bianco! Ma sappiamo tutti le differenze fra il tartufo nero e quello bianco, oltre al colore?
- Intanto il periodo di raccolta: il bianco si raccoglie da settembre a gennaio, il nero da dicembre a marzo, dipende dalla regione.
- I sapori sono diversissimi. Il nero ha profumo delicato e sapore tendente al dolce, il bianco ha un forte profumo e un sapore agliaceo e leggermente piccante addolcito da sentori di miele
- Diverso anche l’aspetto, il bianco è più vellutato il nero più gibboso
- Diverso anche l’habitat e il tipo di terreno
- Sul prezzo direi che non c’è bisogno di commentare, il bianco è più pregiato quindi ha fasce di prezzo molto più alte del nero.
- Sono diversi persino sull’uso in cucina: il bianco va affettato crudo e prenderà il calore dei piatti, sprigionando profumo, il nero ha bisogno di una parziale cottura, senza esagerare.
(Fonte: Tartufo)
Comunque questo excursus in una cena a tema mi ha fatto scoprire ottimi modi per cucinarlo o per abbinarlo a altri piatti, salsa compresa. E’ stato davvero non solo un tripudio per gli occhi, ma soprattutto mi sono ubriacata di profumi di tartufo. Che il nero ne avrà sicuramente meno del bianco, però posso dire che mi è piaciuto da matti?
Steps
1
Fatto
20'
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facciamo la salsaHo iniziato affettando il tartufo molto sottile con la mia mandolina per tartufi. L'ho raccolto tutto su di un tagliere e poi a coltello ho iniziato a tritarlo. Chi non ha dimestichezza col coltello usi la mezzaluna. Una volta tritato della grandezza di un chicco di riso circa l'ho lasciato momentaneamente da parte. Ho preso una pentola, nella quale ho messo l'olio e i pezzetti di aglio svestiti della buccia e tagliati in due o tre. Siccome l'aglio va poi levato, tagliandolo o schiacciandolo si faranno uscire gli oli essenziali e aromatizzeranno meglio l'olio. Metto sul fuoco la pentola e accendo la fiamma. Lascio andare a fiamma medio bassa, girando ogni tanto col cucchiaio di legno, per fare in modo che l'aglio impregni coi suoi sapori l'olio. Mi raccomando non va fatto soffriggere, ma bisogna solo scaldarli. Piccola premessa: su internet ho trovato un altro modo di fare questa salsa, cioè facendo sciogliere anche delle acciughe sott'olio. Io non l'ho fatto perché così a istinto non ci vedevo bene il connubio tartufo - acciuga, per cui ho lasciato il tartufo in purezza per potermelo gustare al meglio. Ma mi riprometto in futuro di assaggiare anche questa versione. Quando l'aglio ha preso colore da tutte le parti, spegniamo la fiamma. Facciamo raffreddare un poco l'olio, perché noi non vogliamo cuocere il tartufo, ma far prendere sapore all'olio e non rovinare i pezzettini di tartufo. Quando l'olio avrà raggiunto una temperatura ottimale, vale a dire quando potremo metterci un dito dentro senza scottarsi ma sentendolo solo bello caldo, togliamo i pezzetti d'aglio e versiamo il nostro trito di tartufi. Mescoliamo bene, e travasiamo il tutto in una ciotolina. Copriamo con della pellicola trasparente e lasciamolo insaporire a temperatura ambiente. Non l'ho messo in frigorifero per due motivi: intanto perché passare dal caldo al freddo non avrebbe permesso al tartufo di rilasciare i suoi sapori, e poi perché l'ho fatto il pomeriggio e l'avrei usato la sera, quindi ho preferito non raffreddarlo. Se dovesse essere conservato allora una volta freddo copriamolo con della pellicola e mettiamolo in frigorifero. La salsa è pronta. Non è assolutamente difficile ed è anche molto veloce. Ma soprattutto riempie la nostra cucina di profumini deliziosi! |