Ingredienti
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150 g di tagliatelle di farro
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50 g di rucola
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1 cucchiaio di pinoli
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1 spicchio d' aglio
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40 g di ricotta vaccina
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sale
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olio EVO
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abbinamento vino
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Vermentino Golfo del Tigullio DOC
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Trentino Müller Thurgau DOC
Istruzioni
Ultimo aggiornamento il 2 Settembre 2022 by Cristina Perrone
Ho sentito più e più volte definire la rucola come verdura anni ’80, spero che il pesto di rucola non soffra di questa nomea. Vero che era proprio il simbolo degli anni ’80, si metteva dappertutto: dalla classica tagliata ai primi, negli gnocchi, nelle trofie con panna e speck, insomma, panna e rucola non mancavano mai.
Ma a me la rucola piace da impazzire. Non mi interessano i piatti degli anni ’80, (fra l’altro ci ho imbastito una cena a tema), a me la rucola comunque piace adesso. Senza guardare le ottime proprietà organolettiche, a me comunque piace. Perché è croccante, perché è amarognola, e perché semplicemente e candidamente mi piace.
Quindi, anni ’80 o meno, l’importante è mangiare quello che piace, non quello che è più o meno di moda. Infatti ho piantato un po’ di rucola nei miei vasi in giardino, e non so cosa sia successo, ma ne sono praticamente sommersa, con mia grande felicità!
E ogni tanto mi fermo lì a guardarli e a elucubrare qualche idea per cena. Sì è ottima come insalata, con una spiccata punta di amaro come piace a me, ma avevo voglia di fare qualcosa di diverso rispetto alla solita insalata. Così ho fatto il classico pesto di rucola, che ho abbinato a delle buonissime tagliatelle di farro bio che avevo comprato in uno di quei negozi naturistici.
Steps
1
Fatto
10'
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il pesto di rucolaMetto nel bicchiere frullatore la rucola, l'aglio, i pinoli e un pizzico di sale, e frullo il tutto aiutandomi con un poco d'olio, ma proprio molto poco. Ho variato leggermente la preparazione di questo pesto, non ho messo il parmigiano o il pecorino perché la mia rucola era veramente troppo amara. Frullandola aveva intensificato il suo sapore, così per ingentilirla e renderla più morbida ho aggiunto qualche cucchiaiata di ricotta. Ho ottenuto un duplice scopo: l'umidità della ricotta ha ammorbidito il composto, per cui ho usato molto meno olio del necessario, e l'ha ingentilita davvero rendendola una cremina morbida e molto vellutata. Non che l'amaro non si sia più sentito, ci mancherebbe, ma almeno si era molto mitigato! |
2
Fatto
10'
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impiattiamo e serviamoCuociamo la pasta normalmente in acqua bollente salata. Io ho provato delle tagliatelle di farro secche che sono davvero molto buone, rimangono ben al dente, anzi "alla gengiva", e ho trovato che si sposano molto bene col pesto di rucola. Una volta scolate le ho condite e ho impiattato. Teniamo da parte dell'acqua di cottura per poter stemperare il pesto in caso di bisogno. Una bella grattugiata di parmigiano concluderà degnamente il piatto. |